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Nada y Todo. Trasparenza e ineffabilità, tra mistica e arte

Sede: Accademia di Spagna;
Tempietto del Bramante in San Pietro in Montorio, Roma

Per la prima volta nella storia, l'Accademia di Spagna offre la possibilità a due artisti contemporanei di poter eseguire un progetto all'interno del Tempietto del Bramante. Il tempietto, opera tra le più importante del Rinascimento realizzato dal grande architetto nel 1505-1506, fu concepito per ricordare il luogo, dove, per tradizione, si pensava fosse stato crocifisso San Pietro, l'Apostolo e primo papa, fondatore della Chiesa di Roma.
L'idea di questa iniziativa artistica nasce dalla riflessione comune di Dante Ferretti, celebre scenografo e vincitore di numerosi premi Oscar, Oliviero Rainaldi, uno dei più importanti italiani e Otello Lottini, professore dell'Università Roma Tre.
La mostra Nada y Todo, omaggio a San Juan de la Cruz (Fontiveros, Spagna 1542-1591), uno dei più grandi poeti mistici del Rinascimento spagnolo e della letterattura universale di tutti i tempi.

L'idea è presentata e discussa con il Consigliere culturale dell'Ambasciata di Spagna in Roma, Jan Maria Alzina de Aguilar e con il Direttore dell'Accademia di Spagna, Josè Anonio Bordallo.

Successivamente vengono coinvolti altri studiosi dell'Università di Roma Tre e di altre Università italiane, a partire dal professore Mario Panizza, docente di archiettura (nel frattempo diventato Rettore dell'Ateneo), Paolo d'Angelo, docente di estetica, Gacomo Marramao, docente di filosofia, ecc. Con la sua perfezione tecnico-formale e la sua connotazione simbolica, il tempietto è un punto di riferimento ideale per un artista, nella cui opera si legano i temi della perfezione estetica e della dimensione spirituale.

Scheda tecnica